tratto da https://www.adoratrici.it/bellezza/il-volto-del-bellissimo/il-volto-dietro-l-uscio-1
Uno scorcio di porta, una mano, un volto di Cristo: è tutto ciò che il pittore contemporaneo – recentemente scomparso – Antonio Martinotti ha usato per descrivere un versetto dell’Apocalisse: Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.Il passo è contenuto nella lettera all’ultima delle sette Chiese dell’Asia Minore, la Chiesa di Laodicea. Laodicea, una città incline al lusso, al godimento, famoso per il collirio, Un collirio che, ahimé non era in grado di rendere migliore la vista, più puro lo sguardo.
All’angelo della Chiesa di Laodicea scrivi: Così parla l’Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio: Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: “Sono ricco, mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla”, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista.Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me (Ap 3, 14-21).
http://immaginibibliche.blogspot.com/2015/04/cristo-alla-porta-martinotti.html
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