parrocchiadialbairate.it
 
 

Martinotti realizzò il ciclo completo di affreschi nella chiesa di San Giorgio dal 1946 fino al 1966 in varie riprese. Nelle pareti della navata centrale rappresentò con grande forza dinamica gli episodi salienti della vita di San Giorgio, mentre sulle pareti delle navate laterali si susseguono, invitandoci alla meditazione profonda, le varie stazioni della Via Crucis. 
Fece poi risplendere la grande scena dell'Epifania con la prima manifestazione dell'umanità e divinità di Gesù ai Magi, mentre nell'abside, in una posizione molto raccolta, raffigurò l'Ultima cena.

 

In questa breve introduzione diamo solo un elenco riassuntivo dei soggetti trattati nel complesso  ciclo pittorico realizzato da Antonio Martinotti nella chiesa di san Bernardo a Rescaldina. Nell'ampio articolo su Partecipare Rescaldina, bimestrale d'informazione locale, del settembre 2013, che troverete più avanti, le varie parti saranno spiegate più ampiamente e con commovente partecipazione da parte dell'autore dello scritto, Ettore Gasparri.

  

In San Bartolomeo a Carugo, nella parete della contro facciata, sui lati della navata centrale e poi sulle pareti del transetto si dipana la storia di Gesù attraverso le stazioni della Via Crucis, mentre sopra e sotto le Beatitudini sono rappresentate attraverso le figure di alcuni Santi.

  
CAPPELLA DELLA CLINICA MANGIAGALLI

Negli intervalli del 1956 Martinotti compie la decorazione dello sfondo della cappella; sfondo ridotto a trittico architettonico in modo che il quadrato di centro, destinato a santuario, più largo dei due rettangoli laterali, adibiti a sagrestia, è coperto da cupolino sovrastante l'altare.

http://www.sanvitoalgiambellino.com/storia-e-arte.html
 

Antonio Martinotti lavorò in varie riprese nella chiesa di San Vito al Giambellino, realizzando la pittura ad affresco dell'abside, della cappella della Madonna, della cappella del Sacro Cuore, e del Fonte battesimale.

http://www.parrocchiasantinaboreefelice.it/

Edificata nel 1938, la chiesa rimase spoglia alle pareti e con pochi arredi per circa 20 anni.

Nel 1953 Ernesto Bergagna, artista e religioso della famiglia della scuola d'Arte Beato Angelico realizzò la decorazione del Battistero.

Nel 1958 il compito di dipingere ad affresco tutta la struttura muraria fu affidato ad Antonio Martinotti, anche lui proveniente dalla Beato Angelico.

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